Micro e piccole imprese oltre 5 mln per welfare aziendale

La Giunta di Regione Lombardia ha approvato una delibera per la promozione di iniziative che favoriscano interventi di conciliazione vita-lavoro e welfare aziendale.

“Con lo stanziamento di oltre 5 milioni di euro – ha spiegato Alessandra Locatelli, assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità – intendiamo promuovere progetti rivolti ai lavoratori dipendenti delle micro e piccole imprese e alle loro famiglie, al fine di favorire la diffusione di iniziative di welfare aziendale. Si tratta di progetti volti a sostenere la genitorialità, a favorire la corresponsabilità dei compiti di cura, l’armonizzazione tra vita privata e vita professionale, anche al fine di garantire una maggiore parità tra uomini e donne nel lavoro e nell’accesso alle opportunità promuovendo, a esempio, misure di lavoro flessibile, servizi di assistenza e supporto al caregiver familiare e per la cura dei figli anche nei periodi di chiusura delle scuole”.

“L’emergenza pandemica e le conseguenti misure restrittive di contrasto alla trasmissione del virus – ha proseguito l’assessore Locatelli – hanno inciso non solo sull’attività delle imprese, ma anche nei confronti dei dipendenti e delle loro famiglie. La pandemia, tuttavia, ha portato molte più imprese ad essere consapevoli del loro ruolo sociale e a mettere in campo un numero sempre crescente di iniziative di welfare, che hanno fatto registrare anche ritorni positivi sul fronte della produttività. Con questo stanziamento Regione Lombardia sostiene concretamente anche le aziende più piccole che scelgono di andare incontro alle esigenze familiari dei loro dipendenti”.

“Questo – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi – è un ulteriore passo nel sano rapporto pubblico/privato e nel miglioramento della qualità di vita dei lavoratori. Certifica ulteriormente l’integrazione delle aziende nel tessuto sociale delle comunità”.

Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 5.050.000, ripartite tra le Ats in misura del 30% in parti uguali e del 70% sulla popolazione generale in base all’ultimo dato Istat disponibile. Le domande potranno essere presentate da parte di un partenariato di enti pubblici e/o privati il cui capofila potrà essere sia un ente pubblico sia un ente del terzo settore che del privato profit.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica, tramite la piattaforma regionale Bandi Online.

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